...affacciarsi, imporsi, rubare tempo al resto, realizzarsi, farsi racconto, trovare un confronto, maturare, riprodursi come conigli, o essere accantonate, farsi da parte, fare posto a nuove idee in attesa di...

Il blog di Bio è su BlogItalia.it

BlogItalia - La directory italiana dei blog

domenica 13 maggio 2012

Appunti di una coesistenza sovversiva 1. Cose piccole




Penso alle cose piccole, ma che sconvolgono la vita. Ne ho trovata una davvero speciale.

Qualcosa come il sassolino nella scarpa o la ciglia nell’occhio, ma meno fastidiosa e più potente.

Come le noci macadamia… i gelsi neri… le uova del riccio di mare… e altri piccoli piaceri mangerecci ma molto più piccola e più potente. Più le cose sono piccole e più, se non sono trascurabili, sono potenzialmente sovversive.

Come le bugie sottovalutate… i dubbi irrisolti… che però riescono solo a mandare tutto per aria. E diversa anche da virus e batteri kamikaze, che a loro volta non portano a nulla di buono. Più vicina al mio prezioso Saccharomyces cerevisiae, che da più di un decennio mi regala un pane sovversivo, ma molto più potente.

Potente come il seme di un’idea. O come l’idea ben formata di un figlio. Ma niente è sovversivo come un figlio che ti sta già crescendo dentro. Comincia piccolo, invisibile e prepotente. Nel tempo che impiega per crescere, ci si può lentamente adattare, finché la coesistenza da ardua e letteralmente rivoltante diventa piacevole e necessaria.

Da quattro mesi custodisco nel mio piccolo mondo, il piccolissimo mondo segreto di un figlio silenzioso. Per ora, il resto del mondo non può identificarlo altrimenti che attraverso il mio involucro carnoso che cresce a vista d'occhio e attraverso il ritmo di nuovo cuore che batte a velocità doppia rispetto al mio. Qualche giorno fa, alla visita di controllo, il ginecologo sfoggiando un rudimentale amplificatore ce lo ha fatto sentire: batte forte e regolare per la gioia del suo papino che ancora non ha la fortuna di sentirlo altrimenti.

Eppur si muove. Non è che una cosa piccola e fugace, ma sono certa sia lui, perché è una sensazione piccolissima e del tutto nuova, che non riesco a definire altrimenti se non come qualcosa di strano che mi frulla nella pancia.
 
E ce ne stiamo così, indispensabili l'un l'altro, a dialogare con queste cose piccole che potrebbero diventare grandi... 

7 commenti:

  1. "Nel tempo che impiega per crescere, ci si può lentamente adattare, finché la coesistenza da ardua e letteralmente rivoltante diventa piacevole e necessaria"

    Meno male che la fase della coesistenza ardua e LETTERALMENTE rivoltante è finita!!!

    RispondiElimina
  2. che bello, tanto contenta per voi! :D
    chiara

    RispondiElimina
  3. Che esperienza entusiasmante per voi donne. Un po' noi uomini Vi invidiamo. Viviamo la maternita' di riflesso, pensando e immaginando

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutto cio' che è nascosto allo sguardo viene fantasticato e ricreato con l'immaginazione, credo lo facciano maschi e femmine.

      Con un po' di pazienza anche i maschi arrivano a sentire l'esserino e ad interagire con lui anche parecchio prima di vederlo, mentre è ancora nel suo antro segreto. Col tatto, con la voce. Basta volerlo...

      Elimina
  4. cara Fra mi commuovo profondamente, vista la mia età!! nel sentire parlare diuna nuova vita.... non è poi una cosa così piccola.... è maestosa!!! è bello quello che hai scritto... sà di vita, di pace, di magia, di follia!!!
    un abbraccio
    eli

    RispondiElimina
  5. Nella mia esperienza posso dirti che poco alla volta non riuscirai più a fare a meno di quest'esserino che fa cupolino dal tuo pancino sempre più pancione. Diventa la tua seconda te stessa. Ti divertirai ad immaginarlo, a ipotizzare le rassomiglianze ma anche ad avere un'idea tua precisa di come vorresti che fosse. Ascolterà la tua voce, il tuo canto,dormirete insieme, uno affianco all'altro,quando tu mamma deciderai, sarai certa che in qualunque posto tu andrai ti seguirà ma questi ricorda bene saranno momenti irripetibili perchè non appena il piccolo si affaccerà a questo mondo e comincerà ad avere quel minimo di autonomia motoria....dovrai rincorrerlo a perdifiato, a nulla servirà ricordargli dei bei momenti trascorsi insieme, tu e lui, uniti, inseparabili, sembrerà essersene dimenticato....e con la tua voce, povera illusa, che credevi poter essere un richiamo irresistibile, invano continuerai a ripetere quello che si fa e non si fa perchè alla fine, anche se sgolata....non ti ascolterà! La sera invocherai pietà e distrutta elemosinerai un attimo di tranquillità, ma hanno le Duracell in corpo e sempre saltellando sarà lui a leggerti la favola della buona notte...

    Ma non vorrei sembrarti troppo catastrofica: in realtà ho volutamente omesso tutti i momenti di tranquillità che non potrai più avere, le pause, le riflessioni...da programmare oculatamente quando dormirà l'angioletto, perchè non appena sveglio, non ci sarà più pensiero che possa essere solo tuo, per sorvolare su tutte le innegabili esigenze come pipì o popò nei momenti meno opportuni quando"Attenzione, ultimo avviso, fra dieci secondi l'aereo decolla", quando tutti stipati in macchina con i bagagli anche sul seggiolino, pronti per il viaggetto di un forse tranquilla? vacanza....con acqua a disposizione, tramezzini presenti, cuscinetto per la testa a portata di mano, fazzoletti per ogni evenienza in prima fila, caramelle antistress pronte nella borsa, capisce subito in un nanosecondo dove puoi aver mancato e non appena si imbocca l'autostrada giunge la richiesta con tono già accusatorio..."Dov'è la mia bambola?" Accccc....è rimasta nel bagagliaio...ci ha sgamati!!!!! E ti sei giocato mezzo viaggio di tranquillità almeno fino a quando deciderai di fermarti alla prima stazione di servizio... E ci sarà SEMPRE qualcosa che ti dimenticherai e loro avranno immancabilmente necessità di quella cosa che risulterà indispensabile e insostituibile!...così come indispensabile e insostituibile sarà ed è già questo prossimo frugoletto che ancora zitto zitto tutto ascolta e nulla dice...per ora!!!...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come già riflettevo, prima di trovare conferma in questo tuo quanto mai realistico contributo, un figlio è una cosa che comincia piccola, invisibile e (già) prepotente (solo un esempio? già dalla pancia decide lui cosa si mangia) e potrebbe diventare grande, sempre più grande e (proporzionalmente) prepotente...

      Che dire: donna avvertita...

      Elimina