Lo so. Non posso fare altro che trovare e perdere ciò che amo; continuamente. Perderlo è l'unico modo per trovarlo. Trovarlo è l'unico modo per perderlo. Che fai nella vita? Me ne sto sull'altalena delle conquiste e degli abbandoni, delle vittorie e delle disfatte, delle partenze e degli arrivi e ci faccio sopra pure le acrobazie, i salti mortali. Come tutti, più o meno.
Come l'altro ieri, per strada.
Mi fermo di colpo di fronte a lui: effetto calamita. Mi guarda / lo guardo; sono ridicola / lui ha quello sguardo; ho in mano sellino e reggisella della bici / lui ha proprio quello sguardo; sembro armata per una scena di fantozzi / lui sta dicendo qualcosa. Come? L'udito è andato, la respirazione idem, il sangue affluisce alla testa, reparto ricordi lontani. Stanza "17 498 ore fa", per la precisione. E la ferita mi brucia ancora. Mi ricordi un amico che non vedo più da tanto tempo e che ho perso. Risponde qualcosa, ha l'accento italiano. Sei italiano? Certo che lo è, l'ho sentito, ma come posso perdere di già ciò che ho appena ritrovato? Dammi un attimo. Lo so, lo vedo, è solo una copia, non ho bisogno di una copia. Voglio l'originale. Dov'è? Perché...? Per quanto ancora....? Come......? Io non........! ...........Vabbè.
Coraggio.
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